E' l'inverno
con la sua mano di neve
che accarezza le guance dei prati.
Dove va l'aurora
se non tra la brina del muschio?
Dove si sta
quando un cielo tagliente
graffia nuvole gravide d'amore?
E' il tormento dell'attesa
che tremula all'orizzonte
tra le forme di un fiore sciolto
nel biancolatte delle nebbie.
Al crocevia fermati
non v'è fuga che basti
non v'è strada che allontani il ricordo.
Allarga il tuo petto
al tepore dell'alba
che forse è la vita che merita il sogno.
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