Accovacciato sulla guglia più alta
s'affanna con artigli curvati
a trafiggere croste di cielo.
Sangue dalle gote delle nuvole
mammelle mozzate al tramonto.
Fugace di sera
raccoglie un mantello di voglie
che il nero destino nella notte
nasconde fra i vicoli.
Appeso al cornicione dirige la
mistica nenia che il vento suona
con le ance legnose delle finestre.
Sento ancora il fruscio
dell'angoscia appesa alle sue ali
mentre lontano vola
portandosi via i miei sogni in agonia.
Tornerà.
Nessun commento:
Posta un commento