Un bava leggera di vento
e fu autunno.
Tra i rami seccarono illusioni,
marroni, gialle, rosse,
striate come mani venose,
a stringere invano il tempo passato.
Oltre quell’ansa nascosta,
tra un brivido e un riflesso di Luna,
stava un sasso,
levigato dalla corrente sottile
di un amore trasparente ai ricordi.
Respirava la riva il vento umido
di pioggerella leggera.
E nebbia di perle
riempiva i polmoni del bosco.
Così sentii le voci di dentro
parlarmi con voce di foglia,
intonare un canto d’erba rada
nei prati illusi del cuore.
Brezza di malinconia
e fu autunno.
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