venerdì 9 dicembre 2011

Dio di me

Sapida tentazione di vivermi al di sopra.
Tuono per quei desideri distali.
Ingobbite presenze che sfilano al mio cospetto
ambasciatrici di azioni.
Peccatrici assunzioni di scelte.
Accade che non sfuggano al giudizio.
si cacciano nelle galere
prigioniere dei vorrei.
Dio di me li scaccio dall'eden dell'essere.
Adoranti le fedeli illusioni
pregano perché le faccia vivere.
Tronfia la chiesa dell'orgoglio mi celebra
glorificando ogni giorno il mio credo.
Così sto onnipotente del nulla,
scoperto alla bestemmia e
a sentir la mia anima dire:
tu non esisti.

Nessun commento:

Posta un commento