venerdì 9 dicembre 2011

Quel cespuglio di more

Quel cespuglio di more
ad elidere i nostri sguardi.
Esclusi dalla beghe del mondo
piccoli frutti colorati come nei
sui nostri corpi allacciati.
Mai più voglio lasciare il letto d'erba
e le tue braccia che mi stringono.
Brucia l'amore più dell'ortica.
E a piccoli morsi il piacere,
come lamponi selvaggi,
spremiamo tra le labbra.
Noi amanti inconsapevoli
al peccato del bosco,
nell'abbraccio del vento,
sfiniti e tremanti,
disperdiamo i rimorsi.

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