Ancora qui nel bosco,
nell’ora in cui il tramonto falcia
Il raccolto degli ultimi raggi d’oro,
sto ad ascoltare le chiacchiere del vento.
Si affaccia curioso un volto di Luna,
impaurito nell’ombra si accuccia un triste ricordo.
Quando l’autunno succhierà il verde alle foglie
abbraccerò la pelle nuda delle betulle.
Donerò il mio inutile amore, in piccole gocce,
ai muschi nascosti nelle ascelle dei rami.
Tutto mi dice addio e la mia morte è al sicuro.
In questo carcere verde, nella gabbia di abeti,
sconterò la condanna di quell’esile gioia.
Non ci sarà croce nell’erba bagnata,
solo marcire di fiori negli angoli d’ombra.
Perché del silenzio ha bisogno lo strazio
e dei sospiri del vento si nutrono i giorni.
Tutte la notti mi va parlando quell’unico pensiero,
ripete rauco dell’amare maldestro.
Soffocate le aurore nel tintinnare dell’alba
aspetto ormai vinto il ruggito del giorno.
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