martedì 6 dicembre 2011

I bivi

 
Non molto tempo fa, camminando su un sentiero del bosco in cui amo perdermi, mi sono trovato di fronte ad un bivio. Mi trovo spesso davanti dei bivi durante queste escursioni. Mi sono fermato e messo a pensare. Un grande albero di fronte a me. Mi sono immaginato un lombrico che sale su per un ramo in cerca della tenera foglia. Quanti bivi di fronte a lui. Quante possibilità nella nostra vita. Ogni momento della nostra esistenza dobbiamo prendere una decisione, anche piccola. Ogni decisione ci porterà verso una realtà diversa. Chi si ricorda quel film in cui prendere o non prendere un treno della metropolitana portava a due realtà simili ma diverse? Ma la mia mente va oltre. Mi trovo a pensare che seguendo una strada, un giorno, mi troverò davanti anche all'impossibile. Quelle cose che sono fantasie nella nostra mente potrebbero avverarsi. Potrebbe esistere, per esempio, un mondo di elfi, di fate o di qualsiasi altra cosa. Solo una questione di possibilità. Uno degli infiniti mondi possibili. Dick (sempre lui), nella prefazione di una sua raccolta di racconti scriveva:

Così sono io: paralizzato dall'immaginazione. Per me, una gomma a terra significa:
a) La Fine del Mondo
b) Un indizio della Presenza di Mostri (anche se ho dimenticato il perché).

E mi trovo, come il bruco, fermo davanti la biforcazione di un ramo, a chiedermi dove posso andare. All'improvviso un passero mi afferra e mi inghiotte. Ho finito per sempre di chiedermi. Forse.

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