Aveva una bancarella in un angolo del mercato. La sua mercanzia era leggera come una foglia. Scriveva versi, li dipingeva su carta colorata e li vendeva perché la gente potesse incorniciarli. Se qualcuno passava e, incuriosito gli chiedeva che professione fosse mai quella, lui rispondeva semplicemente: il poeta! La gente non si accontentava di quello che trovava pronto ma voleva poesie a richiesta. Chi gli chiedeva di comporne una sul mare, sul proprio gatto, su un tramonto e persino su Dio! Qualcuno voleva una filastrocca in rima, qualche altro una dedica, alla madre, alla moglie, al bimbo, all'amante...insomma non si annoiava mai e la sua abilità gli permetteva di arrivare alla fine della giornata soddisfatto di aver accumulato un buon gruzzolo. Questo gli consentiva di vivere dignitosamente. Scrivere poi era l'unica cosa che sapesse fare.
Passavo ogni giorno di lì e mai mi ero fermato, ma quella mattina andai risoluto verso lui e, non appena fui arrivato, gli chiesi deciso:
- Scrivimi una poesia sull'Amore! -
Mi guardò senza sorpresa come se quella richiesta fosse consueta. Posò la penna colorata con cui stava scrivendo e mi rispose:
- Amico mio, l'Amore, come mi chiedi tu, non si può scrivere e neanche vendere. E' dentro te. Lo devi provare ogni volta che ti emozioni. Lo devi donare senza aspettare nulla in cambio. Lo devi vivere. Allora la tua esistenza sarà essa stessa poesia per te e per gli altri. Lo so è difficilissimo ma provaci e non te ne pentirai. -
Restai senza parole. Misi le mani in tasca e silenzioso me ne andai lentamente. Quanto tempo avevo camminato con lo sguardo basso guardando solo il marciapiede? Pian piano mi accorsi che tutto intorno c'era un mondo che sfilava senza che me ne rendessi conto. Un mondo che sfioravo con lo sguardo ma di cui non coglievo l'essenza. Soprattutto un mondo che aveva bisogno del mio Amore, quello che avevo dentro me, quello che tutti noi dobbiamo donargli. Da allora non sono più la stessa persona...
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