venerdì 9 dicembre 2011

Ladri di albicocche

Com'era piccola la felicità
all'ombra di quel muro scrostato.
Lì contavamo le albicocche ancora verdi
com'eravamo noi, piccoli ladri di giardino.
Dal piccolo albero depredato
le mani bambine staccavano i frutti.
Quello era il nostro lauto pasto.
Poi anche il nocciolo era spaccato
e con immenso gusto il seme era mangiato.
Non han lo stesso sapore quelle di ora
succose e panciute le posso avere.
Ma nulla più mi posson dare
di quei giorni vissuti di monellerie.
Fanciulli in festa senza ipocrisie
che alla vita donano i sorrisi
con l'incoscienza gioiosa nei loro visi.

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