Com'era piccola la felicità
all'ombra di quel muro scrostato.
Lì contavamo le albicocche ancora verdi
com'eravamo noi, piccoli ladri di giardino.
Dal piccolo albero depredato
le mani bambine staccavano i frutti.
Quello era il nostro lauto pasto.
Poi anche il nocciolo era spaccato
e con immenso gusto il seme era mangiato.
Non han lo stesso sapore quelle di ora
succose e panciute le posso avere.
Ma nulla più mi posson dare
di quei giorni vissuti di monellerie.
Fanciulli in festa senza ipocrisie
che alla vita donano i sorrisi
con l'incoscienza gioiosa nei loro visi.
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