Non ti ascolto più Amore mio
di vaghe parole sei vestita.
Dell'estate hai il fuoco delle domande
che crescono come i fichi selvaggi.
Non posso risponderti.
Lontana è la mia mano
oltre il muro i tuoi frutti curiosi.
Esiste un fiume che non vediamo
nella valle profonda che ci separa.
Scorrono lì le correnti del cuore
schiumano nelle rapide della caduta.
Di esse lo scrosciare lontano.
Si portano le foglie che il pianto ha perduto e
le lacrime acquattate sul bordo dei rami.
E così varco le tue labbra mute
perché ancora scorre quell'acqua
Il cui corso non si è più fermato.
Non ti ascolto più Amore mio.
Voglio bagnarti del mio lieve fluire.
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