martedì 6 dicembre 2011

Quartetto




Ho scritto i tuoi occhi sul pentagramma della notte.
Il tuo sguardo la musica del buio.
Vibrano le note nella cassa del mio petto
tambureggianti voglie in tua assenza.

Mi trovo a voltare le pagine dello spartito
di una melodia scritta di memoria,
partitura di ricordi in un concerto
che suona l'adagio dell'anima sconfitta.

Di misura in misura malinconia di viola
accompagna ombre di sogni ormai svaniti.
Le delusioni sono trilli di violini
che come spilli si infilzano nel cuore.

E l'alba è scossa dall'archetto greve
di violoncello triste che annuncia la mattina.
Suonatore stanco mi inchino a questa vita
a coglier l'applauso di un'illusione ormai finita.

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